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La nostra storia

L'11 ottobre 1458 e poi il 9 maggio 1464, all'indomani della pacificazione o resa al sovrano, dopo l'appoggio dato dagli aquilani agli ultimi angioini, la città dell'Aquila chiese a re Ferdinando d'Aragona la licenza di aprire uno Studium conforme a quelli esistenti in Bologna, Siena e Perugia. Il re concesse quanto richiesto, ma non risulta, mancando la prova documentale, che il Comune istituisse lo Studio. Sia prima che dopo tale richiesta, è documentato, invece, che gli aquilani (per es.: frà Giovanni da Capestrano e Berardino di Ludovico, nipote del cronista Francesco d'Angeluccio di Bazzano, dottorato nel 1474) andarono a studiare diritto civile e canonico nello studio di Perugia.
Negli ultimi anni del Cinquecento, i Gesuiti, nel loro collegio, dal 1596, impartirono l'istruzione superiore. L'Aquilanum Collegium, dopo l'espulsione dei Gesuiti dal regno, decretata nel 1767, diventò Collegio Reale nel quale alle cattedre di teologia, filosofia e storia, matematica, belle lettere e lingua greca si aggiunsero nel 1785 insegnamenti scientifici come chimica, anatomia e medicina teorica e pratica, e nel 1792 quelli di chirurgia ed ostetricia. Ma, con decreto del 30 maggio 1807, Giuseppe Napoleone, riorganizzando i Collegi Reali, soppresse quello aquilano e ne apri' uno nel monastero di S. Spirito del Morrone, vicino Sulmona.
Trascorsero appena sette anni e il 21 agosto 1814 si inaugurò all'Aquila una scuola superiore per tutti gli Abruzzi con annessi insegnamenti universitari di medicina istituita da Gioacchino Murat, cognato di Napoleone. Subito dopo la restaurazione, con decreto del 14 gennaio 1817, re Ferdinando stabilì che all'Aquila, come a Bari, a Salerno e a Catanzaro, si aprisse un Reale Liceo nel quale si impartissero gli insegnamenti di diritto, anatomia e fisiologia, chirurgia ed ostetricia, chimica e farmacia, medicina legale e scienze varie. Con decreto del 3 dicembre 1874 gli studenti sostennero l'idoneità all'esercizio della farmacia, della cosiddetta bassa chirurgia e della agrimensura nel Reale Liceo aquilano mentre conseguirono la laurea presso l'Università di Napoli, da cui dipendevano i Licei. A causa di tale disposizione si ridusse in modo considerevole il numero degli studenti che frequentavano la scuola aquilana, che nel 1861 era stata trasformata in Scuola Universitaria di Farmacia, Notariato e Chirurgia minore.
Le scuole universitarie, per ragioni economiche, cessarono di esistere con regio decreto del 30 settembre 1923.
Solo nell'estate 1949 si ebbe, per iniziativa di Vincenzo Rivera, professore di scienze agrarie, accademico d'Italia, membro della Costituente e più volte eletto al Parlamento, l'inaugurazione dei corsi universitari estivi ai quali parteciparono principalmente studenti abruzzesi iscritti all'Università di Roma. Il successo di tali corsi pose le basi per la fondazione di una libera università dell'Aquila, sostenuta da enti locali e vari. Il 15 dicembre 1952 si inaugurano i corsi dell'Istituto Universitario di Magistero Pareggiato. Si deve al prof. Rivera anche l’istituzione nel 1961 dei Corsi universitari liberi di Scienze fisiche e matematiche e del biennio propedeutico di Ingegneria, primo embrione delle Facoltà di Scienze e di Ingegneria, nonché la creazione dell'Osservatorio Astronomico di alta montagna, sul Gran Sasso d'Italia, a quota 2200 s.l.m., dell'Osservatorio botanico di Campo Imperatore, dell'Osservatorio Geodinamico, dell'Osservatorio Magnetico e del Museo Paleontologico. Al prof. Paride Stefanini si deve invece la creazione del Libero istituto universitario di Medicina, limitatamente al primo triennio biologico-propedeutico, che iniziava i suoi corsi nell’anno accademico 1969-1970.

A decorrere dell'anno accademico 1982-1983 le Facoltà di Magistero, Medicina e Chirurgia, Ingegneria e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, che costituivano la libera Università degli Studi dell'Aquila, istituita con decreto del Presidente della Repubblica del 18 agosto 1964, divennero statali. A queste facoltà si aggiunse nel 1991 la Facoltà di Economia e nel 1993 la Facoltà di Magistero si trasformò in Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel 1996 è stata istituita la nuova Facoltà di Scienze della Formazione, nel 1999 la Facoltà di Scienze Motorie (nata dalla trasformazione dell'ISEF dell'Aquila) e nel 2005 la Facoltà di Psicologia e la Facoltà di Biotecnologie.

Per la loro attività di ricerca scientifica i docenti afferivano a diversi dipartimenti (Architettura e urbanistica, Biologia di base ed applicata, Chimica, ingegneria chimica e materiali, Culture comparate, Fisica, Informatica, Ingegneria delle strutture, delle acque e del terreno, Ingegneria elettrica e dell'informazione, Ingegneria meccanica, energetica e gestionale, Matematica pura ed applicata, Medicina interna e sanità pubblica, Medicina sperimentale, Scienze ambientali, Scienze chirurgiche, Scienze della salute, Scienze e tecnologie biomediche, Sistemi e istituzioni per l'economia, Storia e metodologie comparate).

Dopo l’entrata in vigore della Legge n. 240 del 30 dicembre 2010 e del nuovo Statuto dell’Ateneo, nel 2012 l’Università dell’Aquila ha riorganizzato le proprie strutture didattiche e di ricerca. Sono stati istituiti sette dipartimenti che promuovono, coordinano e organizzano sia le attività di ricerca scientifica che le attività didattiche e di formazione: Dipartimento di Ingegneria civile, edile - architettura, ambientale, Dipartimento di Ingegneria e scienze dell'informazione e matematica, Dipartimento di Ingegneria industriale e dell'informazione e di economia, Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell'ambiente, Dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche, Dipartimento di Scienze fisiche e chimiche, Dipartimento di Scienze umane.

L'Università dell'Aquila ha tre centri di eccellenza per la ricerca (CETEMPS, DEWS, EX-EMERGE) e cinque centri di ricerca interdipartimentali (CERFIS, CITRAMS, DMTA, Heritechne, M&MOCS).

L'ateneo aquilano cura il Giardino Botanico Alpino, situato nei pressi della stazione di arrivo della Funivia del Gran Sasso, il quale sui 3000 mq di estensione presenta piante montane del Gran Sasso, endemismi centro appenninici, piante relitte alpine, piante di origine orientale-balcanica e piante medicinali.


L'attività scientifica e didattica dei docenti di fisica dell'Università si collega ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Nei laboratori, realizzati negli anni '80 a fianco del tunnel autostradale che attraversa il massiccio del Gran Sasso, protetti da 1400 metri di roccia, si svolgono ricerche di astrofisica, cosmologia, di fisica nucleare e di geofisica. 

L'attività scientifica e didattica di docenti dell'Università dell’Aquila si collega anche al Gran Sasso Science Institute, scuola di dottorato internazionale e centro di studi avanzati in fisica, matematica, informatica e scienze sociali, con sede all’Aquila.

I Dipartimenti hanno collegamenti e scambi culturali e scientifici con centri di ricerca di ogni parte del mondo. Molte le ricerche che interagiscono con le realtà produttive operanti in settori di alta tecnologia; rapporti di collaborazione scientifica si sono stabiliti ad esempio con la Dompè, importante industria del settore farmaceutico che ha insediato a L'Aquila un complesso produttivo e un importante centro di ricerca.

Il terremoto che ha colpito L'Aquila il 6 Aprile 2009 ha portato lutti e distruzione anche all'Università dell'Aquila. Subito dopo quel tragico evento, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo hanno manifestato la ferma determinazione a non lasciarsi sopraffare dal disastro e hanno ripreso con decisione e orgoglio la missione che svolgono con riconosciuta serietà.